INNOVAZIONE

CROSS CITIES :|: WINTER


Cantine Mustilli, Sant'Agata de' Goti [BN]. 17 Dicembre 2021

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WINTER EDITION


Riprende con la Winter Edition del 17 Dicembre 2021 la programmazione attività del progetto Cross Cities promosso dall'Associazione Blu'S di Sant'Agata de' Goti. Il progetto fu inaugurato nell'agosto 2019 con la prima Réunion a cui hanno partecipato circa 70 artisti ed è proseguito anche nel 2020 nonostante le forti limitazioni dovute alla situazione pandemica.

1

giorno

Un fine settimana di Dicembre con rappresentazioni dedicate alla nuova contemporaneità.

3

performances

Nello scenario unico delle cantine storiche Mustilli, musica, danza, teatro.

6

artisti

Cross Cities continua a costruire, passo dopo passo le occasioni per ritrovarsi assieme. Grazie a tutti gli artisti che credono nel progetto!

LINE UP

INGRESSO GRATUITO


Un attraversamento essenziale ma denso in due appuntamenti unici. Continuiamo appassionatamente ad esistere e a resistere.

17 Dicembre, 2021
20:30 - 21:30
Trilogia dell'assenza
Vincenza Modica - Teatro
Cantine Mustilli
Rivolta \ Sonata per sola voce umana
Silenzi
Apparizioni
Sillabe ustorie
Sparizioni corporee
Metamorfosi
Vertigini
Il peso del cielo
La carne che si è
Mancanze
Possibili cataclismi “ La vita è un punto,
Evaporazioni e l’anima non ha sezioni,
Intermittenze dell’essere né lo spirito inizi.
A. Artaud

VENENDO AL MONDO SONO CADUTO NEL TEMPO
Terremotati dall’insopportabilità di vivere
sull’orlo di un vuoto che aspira i corpi
resistere all’eutanasia del pensiero
scrutare il rovescio delle parole
dilatarne il mistero
effonderne il soffio nel sangue infreddato.
Errando tra grate di gesti
addestrare lo sguardo all’invisibile
l’udito al silenzio.
All’incrocio dei propri terrori
squartare la possibilità dell’indifferenza
infrangere la patinata realtà delle abitudini
viandare sul suolo crudelmente disperato del cuore.
Essere in pericolo di vita
come un giullare che esorti al riso.

“ …mais le theatre, il faut le rejeter dans la vie.“ A. Artaud

“ Potrete voi capire
perché io,
sereno,
sotto la tempesta dei sarcasmi,
porti la mia anima su un vassoio
al pranzo degli anni futuri?
Lacrima inutile che cola
dalla guancia mal rasata delle piazze,
io,
sono forse
l’ultimo poeta.”
Vladimir Majakovskij

“….poiché ci collezionano
la fine fa credibile
il nostro inizio
…nel mondo balbettato
dove come ospiti
soggiorniamo”
Paul Celan

NOTA ESPLICATIVA
RIVOLTA è una breve incursione nell’universo del dolore e dell’alienazione. Questo lavoro teatrale è stato concepito né come spettacolo in cui una storia è narrata, né come messa in scena di un testo, ma piuttosto come sequenza o partitura di voci differenti che testimoniano della fragilità umana e della necessaria ribellione contro indifferenza e soprusi. Nel prologo, dopo una breve premessa “artaudiana” sul teatro, si dice che RIVOLTA “naturalmente” non è uno spettacolo di distrazione, né un dramma d’amore, non una storia di genere tragico e nemmeno di genere comico, non è una storia… e, aggiungerei, nemmeno la rappresentazione di una rivoluzione. Forse non è uno spettacolo! Comunque… niente che non si possa capire. RIVOLTA è piuttosto un’invocazione, un debole appello rivolto all’umanità intera, testimonianza di una condizione umana, esortazione alla vita, un discorso fatto di parole possibili e di sconfinamenti verbali. Sulla scena come sulla pista di un circo si avvicendano le diverse creature che danno voce e corpo a tutto ciò: Voce Solitaria nella scena della fame che ostinatamente anela a rivolgere la sue parole da vivo ai vivi; la Piccola Kamieta giovane angelo consolatore che narra e danza contro l’oblio e la morte; Volodia nella “pantomima crudele” sul suolo disperato del cuore che dialoga con l’altro; il Suicida che invoca risposte impossibili. Una dopo l’altra le creature si congedano, l’intera sequenza si chiude con l’epilogo impossibile.

Una pantomima crudele \ ovvero Le mal d’être

Una pantomima crudele ovvero le Mal d’être, secondo lavoro della TRILOGIA DELL’ASSENZA, si compone attualmente di due assoli brevi “La favola invertita” e “La mensa dei cieli” rielaborati in un unico atto. La scena è spoglia, non vi è che un unico essere ad occupare lo spazio: la Creatura.
Come un “viandante” incuneato tra mondo percepito e mondo manifesto, realtà e illusione, essa dà voce e corpo alle molteplici umanità che - emanazioni/evaporazioni del luogo stesso - lentamente si presentano ad affollare la scena come figure strappate dal sepolcro del tempo.
La Creatura è l’essere che svolge e compie l’itinerario di trasmutazione “drammaturgica” di ciò che, nel vuoto di tempo della scena inagìta può accadere, lasciando affiorare visioni/rêveries che vadano “straordinariamente” ad animare il luogo in questione.
Qualcosa e qualcuno capitano proprio lì, e si impongono come lapsus teatrali senza via d’uscita se non quella della “rappresentazione”.
C’è un silenzio prima e c’è un silenzio dopo, come prima e dopo una catastrofe.
Indicazioni di lavoro, frangenti di esplorazione e materiali di elaborazione:
l’attesa, la permanenza degli eventi, il succedersi dei pensieri, l’attrito tra l’anima e il mondo esterno, l’affanno della vita, la tirannia delle parole, la tentazione della recitazione, le imposture del corpo, l’assenza di personaggi, il firmamento, i luoghi della scelleratezza, il tempo dell’uscir da sé, il transitare verso un altrove, ricordare, l’uscire di scena, il ritorno, l’inudibile, l’indicibile.

Il tempo del silenzio \ “Le circostanze dell’anima”

Scena vuota. Scena silente. Luogo della dimenticanza.
Una presenza, superstite in mezzo alle cose, in immobilità, con soltanto il respiro.
Corpi inerti si frappongono tra la luce e l’occhio che attende di vedere.
Non c’è annuncio alcuno, ma parole affiorano dalle radici del silenzio, parole che sono impronte di passi nell’acqua e ancora non sanno di farsi cammino.
“Il tempo del silenzio” è un primo frammento non ancora concluso di questa terza tappa della Trilogia dell’assenza in cui le parole e le azioni cercano di essere un possibile respiro della scena senza l’affanno della rappresentazione. L’attore è corpo opaco, ombra che si dilegua, voce che sussurra, pensiero che si insinua smarrendosi nel vuoto della rappresentazione.
“Se tutto fosse coinciso nell’istante del suo disparire e, se per questo avesse cercato - eccellendo per luminosità - la forma che testimoniasse nella memoria l’esistenza di questo tutto, forse noi non ci chiederemmo di quale fascino vestirci ma, esistendo con corporeità fatta della stessa materia dei sogni, abiteremmo l’assenza di noi stessi nella venatura di un legno, nella fragilità di una ragnatela, nell’incorporeità del vento, nella trama di un suono.”
21:30 - 22:15
A Body Tale \ Un racconto corporeo
Mena Rusciano - Danza
Cantine Mustilli: cavità sotterranee
Segni lasciati da impronte silenti affiorano sulla superfice corporea componendo una mappa sensibile, un’eco di trascorsi emotivi. Una tessitura gestuale che rivela la permeabilità fisica e ne ricerca i segni sospesi con i quali accompagnarsi.
22:15 - 23:15
Virus
Sonic Alliances - Musica
Cantine Mustilli
[Sonics \ Alliances] è un gruppo antropo-alchemico italiano formato da vari artisti che impiegano supporti sia analogici che digitali, elettronici ed elettroacustici. Questa strana trasmutabilità degli elementi è il risultato di una continua ricerca sui linguaggi e sull'incredibile mondo dei suoni che ci avvolgono. Le scintille acustiche e i microclimi sonori con e attraverso i quali strutture e nuovi modi di creazione sono sperimentati, rappresentano il naturale desiderio di armonizzare il rapporto tra uomo, media e tecnologia. Da lungo tempo, le loro kermesse poggiano sulla costante attenzione alle infinite possibilità di combinazione e di manipolazione dei codici, utilizzando gli elementi distintivi e trasversali che li compongono, e attraverso l’uso del potenziale dinamico e creativo collegato alla produzione o all'implementazione di un evento.
Cross Cities 2021
16:30 - 18:30
Pulcinella \ ‘500 anni portati bene
Salvatore Gatto \ burattini e musica
Gianni Maresca \ chitarra
Opera dei pupi
Cantine Mustilli
Il personaggio di ‘Pulcinella” è universale e senza tempo perché “simbolicamente rappresenta l’uomo”, la storia della strada, la storia del semplice, la storia dell’ultimo, di chi spesso si offre senza chiedere nulla, la nostra storia. Lo spettacolo del maestro burattinaio S. Gatto è una riflessione delle dimenticanze sociali, attraverso i suoi burattini-personaggi che si confrontano e affrontano il suo ‘Pulcinella’, offre allo spettatore, la possibilità di porsi anche delle domande sul “cattivo” funzionamento della società.
Il burattino, ha aggiunto Gatto, “ha tutto” per essere amato dai bambini, per i colori, l’emozione, per la continua lotta tra il bene e il male, anche se, ci spiega, il mio è uno spettacolo per adulti, perché “è una metafora della vita” troppo spesso disattenta.

Gallery


Anteprima degli ospiti attesi.

  • Portfolio Item

    Vincenza Modica

    Trilogia dell'assenza.

    Portfolio Item

    Mena Rusciano

    A Body Tale.

    Portfolio Item

    Sonic Alliances

    Virus.

  • Portfolio Item

    Cross Cities 2021

    Resistere! Resistere! Resistere!

    Portfolio Item

    Cross Cities 2021

    Se vogliamo costruire la speranza

    Portfolio Item

    Cross Cities 2021

    Dobbiamo resistere.

Mustilli \ Sponsor di Cross Cities


Le Cantine di Mustilli, da sempre coltivano e sostengono attività culturali con particolare attenzione alla qualità e allo spirito innovativo che accompagna l'arte. Qui sono accolti gli eventi più caratteristici e spettacolari: musica, teatro, danza, cabaret, reading, progetti internazionali, con degustazioni di vini e di prodotti tipici.

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Indirizzo

Via dei Fiori 20
Sant'Agata de' Goti
Benevento

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+39 320 488 8585